Dopo la prima proroga al 20 luglio, adottata in extremis, con il DPCM del 28 giugno scorso, il versamento delle imposte trova un ulteriore differimento a seguito di un emendamento al decreto “Sostegni-bis” e che, ottenuto il via libera della Commissione, è atteso in Aula per la giornata di oggi. L’art. 9-bis del DL 73/2021, infatti, fissa al 15 settembre 2021, senza alcuna maggiorazione, il termine per il pagamento del saldo 2020 e del primo acconto 2021 di IRPEF, IRAP, IRES e imposte sostitutive e riguarda tutti i pagamenti in scadenza tra il 30 giugno e il 31 agosto.
Potranno quindi beneficiare dell’ulteriore differimento:
– i soggetti che esercitano attività economiche e per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) che dichiarano compensi o ricavi di ammontare non superiore al limite stabilito (5.164.569 euro);
– i soggetti che presentano cause di esclusione dagli stessi ISA (es. inizio o cessazione attività, non normale svolgimento dell’attività, determinazione forfetaria del reddito, ecc.);
– i soggetti che rientrano nel regime forfetario (previsto dall’art. 1, commi da 54 a 89 della L. 190/2014);
– i soggetti che applicano il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità di cui all’art.27 comma 1 del DL 98/2011 (c.d. “contribuenti minimi”);
– i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese che dichiarano i redditi per trasparenza e che rientrano nell’ambito delle attività a cui si applicano gli ISA.
Sarà cura dello scrivente redigere un documento di approfondimento di prossima pubblicazione.